Spille personalizzate: quanto sono importanti i gadget per la comunicazione di un evento
Ogni esperto event planner conosce l’importanza di includere nelle fasi dell’organizzazione degli eventi anche quella della comunicazione dello stesso, che passa di diritto anche tramite i gadget rilasciati ai partecipanti. Ovviamente la qualità di questi “pensierini” è importantissima, perché in caso contrario il ricordo lasciato alle persone potrebbe non risultare positivo. Con questi presupposti, vediamo insieme quanto sono importanti i gadget per la comunicazione di un evento.
Gadget: quali scegliere per un evento?
Nonostante si stia vivendo in un’era digital, ha ancora senso pensare a dei gadget come penne, portachiavi, blocknotes o spille personalizzate (come quelle di Professional Pins). Certe tradizioni difatti, non muoiono mai e tali regalini restano essenziali per il marketing aziendale. In altre parole, nonostante possa sembrare vintage, quando si organizza evento come un convegno, un meeting o una convention, i gadget assumono ancora un’importanza rilevante. Ma come devono essere?
Il consiglio è quello di puntare sulla qualità anziché sulla quantità. Inutile riempire gli ospiti di gadget di bassa fascia, che finiranno nel cestino dopo poco tempo. A tali oggetti è assegnata la comunicazione aziendale, e hanno il compito di mantenere vivo nella quotidianità il brand nei pensieri delle persone. Con questo presupposto quindi, meglio sceglierne pochi ma ben fatti, che possano realmente risultare utili o belli da vedersi. Vediamo insieme qualche buona idea, e come devono essere qualitativamente:
- Penna. Deve essere scorrevole, pratica, meglio se a sfera, con una buona impugnatura, di buona fattura. Ovviamente sul corpo di tale penna devono essere riportati il brand e le informazioni aziendali di base.
• Block Notes. Sufficientemente grande, con rilegatura a spirale e carta bianca. In copertina, possibilmente elegante, dovrà essere riportato il brand aziendale.
• Chiavetta Usb. Un oggetto utilissimo, pratico e che non può mancare tra le possibilità di gadget per un evento. Data la sua natura, stiamo parlando di un oggetto che verrà utilizzato e riutilizzato a lungo, per cui la personalizzazione sarà davvero importante.
• Cartellina porta fogli. Nonostante sia una semplice cartellina di plastica, è possibile personalizzarla ed inserire al suo interno materiale informativo aziendale.
• Borsa. Potrebbe trattarsi di un shopper in tela, purché sia di buona fattura e resistente, pensata per durare a lungo nel tempo. Ovviamente personalizzata con il logo aziendale.
Brandizzare un evento: quanto è importante?
La distribuzione dei gadget aziendali rientra in quella che viene definita strategia di marketing, ed è utile sia per l’azienda che per i partecipanti. Nonostante spesso ci si trovi di fronte ad un investimento contenuto, la potenzialità della promozione del marchio è altissima, perché ne permette l’aumento della popolarità. Alcuni gadget come abbiamo visto, hanno la possibilità di essere riutilizzati a lungo nel tempo. Questo significa che quel determinato messaggio aziendale, viene rilanciato ogni qualvolta il prodotto viene usato.
Da sottolineare inoltre come i gadget non servano solamente all’acquisizione di nuovi clienti, ma anche alla fidelizzazione di coloro che già lo sono. Inutile negarlo, un regalo fa sempre piacere a chiunque. Non dimentichiamo inoltre come l’opinione pubblica si stia sempre più sensibilizzando verso le tematiche dell’ambiente e del pensiero social. Utilizzare gadget “ecologici” può essere un’ottima idea per comunicare alle persone la strada rispettosa intrapresa dall’azienda.
Gli eventi passano, ma i gadget restano
Questo concetto è la sintesi di tutto il discorso. Per quanto organizzato in maniera precisa e professionale, un evento dopo qualche tempo verrà dimenticato, o quantomeno il pensiero non ci ricadrà. Il gadget ha proprio questo potere: rinfrescare la memoria e riportare il pensiero nel preciso momento dell’evento e all’immagine aziendale. In altre parole, il gadget ha il grande potere di non far cadere nell’oblio quanto si voleva comunicare all’evento stesso.
Prima di procedere all’acquisto di questi importanti regalini però, si dovrà avere ben chiara la missione che si vuole loro assegnare, in altre parole le aspettative:
- Promemoria. In questo caso si vuole ravvivare il pensiero nella memoria del proprietario del gadget.
• Medium. In questa situazione il proprietario del gadget viene utilizzato come intermediario per recapitare ad altri il messaggio aziendale.
• Comportamento. Questa missione consiste nel raccontare l’azienda del gadget e il suo brand.
• Dono di valore. Tale tipologia serve a rafforzare il legame con il cliente.
A questo punto sarà probabilmente più chiara la reale importanza del regalino, ma si deve tener presente che per quanto ricercato, il gadget in grado di portare a compimento le 4 missioni probabilmente non esiste, motivo per cui si dovranno effettuare delle scelte in base proprio alle aspettative, creando una sorta di gerarchia delle stesse.
Il tono di “voce” del gadget
Quando si parla di comunicazione, in questo caso quella del gadget, non si deve prestare attenzione a quanto si vuole comunicare, ma anche come lo si vuole comunicare. Un messaggio recepito sbagliato può essere dannoso, nonostante le migliori intenzioni. Con questo presupposto, solitamente nella comunicazione l’originalità e l’ironia sono molto apprezzate, soprattutto se quest’ultima è rivolta verso se stessi. Se si sceglie tale linea comunicativa però, sarà importante farlo con buon gusto, senza mai essere volgari, per non incorrere nel rischio di cadere nel ridicolo.
I costi dei gadget
Non si deve pensare al gadget come ad un costo, bensì come ad un investimento che se effettuato correttamente, può di diritto essere definito ad alto rendimento. Questo perché per quanto ricercati, solitamente i regalini hanno costi contenuti e accettabili per un’impresa, ma il potenziale di rientro dato dai nuovi clienti (o dalla fidelizzazione di quelli già presenti) è infinitamente più alto della spesa stessa. A prescindere da tale concetto però, è sempre opportuno ricordarsi che non è il valore reale dell’oggetto in sè ad essere importante, quanto quello percepito dal cliente.