Quali sono i siti di incontro più utilizzati nel contesto italiano
Che sia per cercare l’anima gemella oppure per conoscere qualcuno di nuovo, almeno una volta nella vita ormai a tutti capita di iscriversi su un sito di incontri. Le esperienze in tal senso possono essere le più varie e variegate, con grandi delusioni oppure sorprese piacevoli, ma per capire meglio quale sia l’opzione giusta per iniziare è certamente utile conoscere quali siano i siti di incontro più utilizzati.
Perché scegliere i siti di incontri
Incontrare il partner della propria vita non è un evento semplice e banale. Non è detto infatti che possa avvenire per la maggior parte delle persone semplicemente incontrandosi in ambienti pubblici o frequentando le solite attività di svago. Una percentuale alta di individui infatti si iscrive in anticipo a dei siti di incontri per trovare qualcuno con cui fare esperienza in questo senso e per continuare in seguito la relazione con l’aiuto di una piattaforma dedicata ed adatta.
L’anno scorso sono stati pubblicati sul web poco meno di 150.000 nuovi siti di incontri. Da questa cifra prendendo in esame quelli più famosi e diffusi, scopriamo che oltre 2 milioni di utenti usano i servizi offerti da OkCupid, mentre sono 1 milione quelli iscrittisi a Meetic. Ogni sito o app è diversa, perché va a toccare gli interessi di persone differenti e, a differenza di Meetic, la maggior parte non richiede per forza il pagamento di un abbonamento. Vediamo come.
Le app di incontri più amate dai giovani italiani
Sicuramente tra i portali dedicati agli incontri e alle nuove conoscenze ve ne sono molti che sono dedicati principalmente ai giovani. Uno tra questi è Tinder, un’applicazione che ti aiuta a conoscere persone nuove vicino a te. Gli altri utenti vengono trovati in base alla posizione e si può addirittura decidere di nascondere il proprio profilo agli altri utenti fino a quando non si vuole mostrarlo.
Un’altra opzione è Bumble, che cambia le regole del gioco, mettendo la donna nella posizione di contattare il ragazzo per prima. Un’altra, invece, Happn, un’applicazione che – se si decide di mantenere la posizione sempre attiva – permette di trovare persone che si sono incrociate per strada di sfuggita così da potervi parlare in un secondo momento.
Comunità LGBTQ+, quali sono le app dedicate
Le persone gay o lesbiche, inoltre, hanno anche l’opportunità di iscriversi a delle applicazioni dedicate a loro. Si tratta ad esempio di Grindr e Wapa, rispettivamente per uomini e donne omosessuali. Queste soluzioni mobili sono adatte ad un pubblico le cui preferenze possono essere specificate in modo molto preciso, evitando fastidiosi fraintendimenti ed eventuali episodi di omofobia.
L’app Grindr nello specifico ha una forte connotazione sessuale. Come nel caso di Tinder ed Happn, si avvale di un sistema di geolocalizzazione attraverso il quale gli utenti possono trovare rapidamente l’interesse ed esplorare nuove opportunità. Wapa, invece, non ha una connotazione tanto sessuale, ed oltre a permettere di trovare persone vicine alla località in cui ci si trova offre un’opzione “viaggio”.
Ad esse negli ultimi anni se ne sono aggiunte altre, come ad esempio Her e Him, a loro volta dedicate alla comunità omosessuale e che tendono però ad includere il maggior numero possibile di sotto-comunità. Tra queste anche quella non monogama, che però è stata la chiave per il successo di un’altra piattaforma, che si chiama OkCupid.
OkCupid e le opportunità per tutti coloro che cercano qualcosa di specifico
Attraverso la definizione anche in modo molto preciso delle caratteristiche personali, tra cui la propria identità di genere e l’orientamento sessuale, la scrittura di un proprio profilo personale, la scelta delle foto e del proprio nickname, OkCupid permette all’utente di trovare la persona più giusta per lui, lei o l*i.
Lo fa inoltre attraverso un sistema di domande e risposte che premia chi dà più informazioni su di sé, trovando le persone con la percentuale di compatibilità più alta e facendole apparire per prime tra tutti i possibili match.