Corrispettivi telematici e l’importanza di inviarli correttamente

Corrispettivi telematici e l’importanza di inviarli correttamente

Il 2019 è stato un anno ricco di novità fiscali. Prima fra tutte l’introduzione delle fatture elettroniche e dei corrispettivi telematici. Si è molto parlato sia dell’uno che dell’altro e tutti, o quasi, ormai ne conoscono i dettagli. La maggior parte dei contribuenti utilizza questi strumenti quasi sempre nella vita quotidiana e ne conosce le specifiche per l’emissione e la trasmissione ad Agenzia delle Entrate.

Pochi però sanno cosa prevedono le disposizioni di legge in caso di mancata emissione di scontrino elettronico, o emissione errata. Il Fisco ha predisposto una serie di modalità attraverso le quali è possibile trasmettere correttamente i corrispettivi telematici. Modalità accessibili a tutti, ma non sempre intuitive e funzionali. Negli ultimi mesi però, è stata messa a punto anche una piattaforma online collegata sempre ad AdE che permette di inviare lo scontrino elettronico senza registratore di cassa. Un sistema molto semplice che ha risolto tanti problemi e soprattutto garantisce una corretta compilazione e la sicurezza di un invio certificato.

Corrispettivi telematici: norme e regolamentazioni

In Italia l’argomento “scontrino” è regolamentato dal decreto legislativo 127/2015 e dal 471/1997. Il primo stabilisce quando devono essere applicate le eventuali sanzioni amministrative nel caso di mancata o errata emissione di scontrini elettronici. Il secondo invece era già in vigore per la precedente versione dello scontrino cartaceo e stabilisce che:

Se le violazioni consistono nella mancata emissione di ricevute fiscali, scontrini fiscali o documenti di trasporto ovvero nell’emissione di tali documenti per importi inferiori a quelli reali, la sanzione e’ in ogni caso pari al cento per cento dell’imposta corrispondente all’importo non documentato. La stessa sanzione si applica in caso di omesse annotazioni su apposito registro dei corrispettivi relativi a ciascuna operazione in caso di mancato o irregolare funzionamento degli apparecchi misuratori fiscali”.

Le sanzioni amministrative e pecuniarie

Chi non si mette in regola o sbaglia la compilazione e/o l’invio dei corrispettivi telematici, rischia sanzioni piuttosto pesanti. Queste prevedono:

  • pagamento pari al 100% dell’imposta corrispondente all’importo non documentato, con un minimo di € 500;
  • sospensione della licenza/autorizzazione dell’attività commerciale da tre giorni ad un mese o da tre a sei mesi se l’importo non documentato supera la somma di € 50,000.

E i casi in cui vengono applicate sono:

  1. mancata memorizzazione
  2. mancata omissione della trasmissione dei corrispettivi telematici
  3. memorizzazione o trasmissione con dati incompleti o non veritieri

Mettersi in regola con un sistema sicuro e garantito

Esistono vari modi per mettersi in regola ed inviare i corrispettivi telematici in sicurezza. Uno di questi è una piattaforma innovativa progettata negli ultimi mesi che rimane costantemente collegata al portale di AdE.

Dopo che lo scontrino elettronico è stato compilato, la richiesta è immediatamente inoltrata ad Agenzia delle entrate. Questa risponde subito con un documento pdf e il codice periodico ed univoco identificativo della transazione appena effettuata.

Il documento pdf è stampabile utilizzando una qualunque stampante bluetooth, o altro drive. Il numero progressivo invece è inviato al cliente per email oppure per chat. Si tratta di un sistema molto veloce, sicuro e pratico che ha risolto non pochi problemi, soprattutto a chi non ha mai avuta troppa dimestichezza con la tecnologia.

Manu